A quasi 6 mesi dalla scomparsa del nostro Presidente Onorario… il ricordo in immagini di Franco Casalone

Ciao Franco! Te lo abbiamo promesso che avremmo continuato nel tuo nome e con i tuoi insegnamenti.

Alma Star prosegue e ci saremo anche questa volta insieme al tuo ricordo a Indica Sativa Trade 2024 a Bologna (12-13-14/04/2024 Unipol Arena – Via Gino Cervi, 2 – 40033 Casalecchio di Reno -BO)

Sono certo che sarai con noi e con tutti quelli che ti hanno sempre amato ……. Bom Bolenath Franco.

Ancora qualche immagine per non dimenticare mai.

I semi di canapa, ricchi di Omega 3, magnesio e Vitamina E, sono il segreto per avere più energia (e una bella pelle)

Fra i benefici anche accelerare il metabolismo e alleviare i sintomi premestruali

Rassegna Stampa: del 2 marzo 2024 – Fonte: https://www.vogue.it/article/semi-di-canapa-proprieta-benefici-controindicazioni

I semi di canapa sono il segreto per avere più energia (e una bella pelle)

Mi è capitato, poco tempo fa, di andare in palestra con un amico vegano. Alla fine della nostra sessione, mentre ordinavamo uno smoothie al bar, l’ho visto tirare fuori dal borsone un sacchetto di semi, e aggiugerne una cucchiaiata al suo frullato. I semi di canapa, ho imparato quel giorno, sono una bomba di proteine, necessarie non solo per il recupero post-fitness: due cucchiai di questi straordinari semi contengono la stessa quantità di proteine di due albumi d’uovo. E sono fra i rari alimenti del mondo vegetale a possedere tutti i 9 aminoacidi essenziali, fondamentali per la sintesi delle proteine nel nostro corpo. Insomma sono cibi proteici completi e una preziosa alternativa a carni, pollame, pesce, uova e latticini e non solo per i vegani. Ma non basta: sono anche ricchissimi degli acidi grassi “buoni” Omega 3 e Omega 6, in proporzioni ottimali per l’organismo, che aiutano a prevenire dall’artrosi all’acne, e di vitamina E che rigenera la pelle. Mi sa che da oggi li metto in borsa anch’io.

Cosa sono i semi di canapa?

I semi di canapa alimentari sono i semi della Cannabis Sativa, una pianta della famiglia delle Cannabaceae, da non confondere con la Cannabis indica (o indiana), che contiene alti livelli di fitocannabinoidi come il THC dagli effetti psicoattivi. La cannabis (o canapa) sativa è una pianta originaria dell’Asia Centrale, i cui semi vengono tradizionalmente consumati a tavola in paesi come la Russia e la Cina. Oggi questa pianta annuale altissima (può raggiungere fino ai 7 metri) viene coltivata per produrre da tessuti, carta, mangimi animali, bioplastiche o biocombustibili fino a olio alimentare, ma è anche adoperata nella industria cosmetica per le sue proprietà antiinfiammatorie e rigeneranti per la pelle.

Semi di canapa: tutti i benefici

  • Forniscono tutti gli aminoacidi essenziali (che non possono essere prodotti dal nostro organismo), supplendo a carenze nutrizionali di chi è vegano o vegetariano o segue un’altra dieta restrittiva.
  • Grazie alla presenza di grassi “buoni” e di vitamina E, aiutano la pelle a rigenerarsi e disinfiammarsi e sono benefici per chi soffre di acne, psoriasi e eczema, e per chi ha la pelle secca.
  • Un cucchiaio di semi di canapa soddisfa il fabbisogno giornaliero di grassi essenziali (che
    devono essere forniti dalla dieta) Omega 3 e Omega 6, grassi polinsaturi antiinfiammatori fondamentali per una varietà di funzioni come il metabolismo, la circolazione, l’attività celebrale e la regolazione del colesterolo.
  • Sono ricchi di fibre che regolano le funzioni intestinali, riducono l’appetito dando un senso di sazietà e coadiuvando la gestione del peso, e riducono i sugar cravings.
  • Contengono magnesio (3 cucchiai di semi di canapa soddisfano il fabbisogno giornaliero di questo minerale) utile per il buon funzionamento di muscoli, cuore e sistema nervoso.
  • Essendo ricchi di acido gamma-linolenico (GLA), possono alleviare i sintomi della sindrome premestruale e della menopausa.
  • Sono ricchi di minerali come fosforo, magnesio, calcio, potassio, zolfo, ferro e zinco, necessari per la salute generale.
  • Uno studio pubblicato sul Food Chemistry Journal ha rivelato che, grazie alle loro proprietà antiinfiammatorie e neuroprotettive, potrebbero aiutare nella prevenzione di malattie come l’Alzheimer e il Parkinson.

I semi di canapa hanno delle controindicazioni?

Nessuna, se consumati in moderazione. Ricordatevi però di non esagerare, sono ricchi di grassi (ne contengono più del 30%). La dose consigliata e´di 30 grammi, circa 3 cucchiai al giorno.

Come mangiare i semi di canapa

Reperibili nelle erboristerie, nei negozi di cibo bio, o online, i semi di canapa vengono proposti integrali o decorticati: sceglieteli se possibile integrali e biologici per godere di tutte le proprietà nutritive. Dal sapore gradevole, sono facilmente digeribili, e possono essere usati per arricchire di nutrienti dal muesli, porridge, yogurt o frullato del mattino alle insalatone, primi, bowl di verdure o legumi del pranzo (metterli in borsa non è una cattiva idea), fino alle minestre e risotti serali. Oppure possono essere adoperati come ingrediente per la preparazione del pesto fatto in casa, al posto del pangrattato in cotolette e crocchette, e in salse e condimenti. Un’ altra opzione per godere dei benefici di questo eccezionale alimento è consumarlo sotto forma di olio. Dal sapore simile a quello di nocciola, ottenuto dalla spremitura a freddo, l’olio di semi di canapa è ideale da cospargere crudo su insalate, piatti di pasta, risotti e orzotti, zuppe e vellutate. Una volta aperto però mettetelo in frigo, si irrancidisce facilmente. Un’altra opzione è acquistare la farina di semi di canapa, naturalmente gluten-free e povera di calorie rispetto a quella di grano, e adoperarla per preparare crepes proteiche, cookies, pane e focacce, e per la base della pizza.

Liberalizzazione controllata di cannabis in Germania, adesso c’è l’ok del Bundestag

Rassegna Stampa: del 23 febbraio 2024 – ZUMAPRESS.com / AGF

Fonte: https://www.agi.it/estero/news/2024-02-23/legalizzazione-parziale-cannabis-in-germania-via-libera-del-bundestag-25425562/

Il possesso e la coltivazione della droga dovrebbero diventare legali per gli adulti soggetti a requisiti, a partire dal 1° aprile, anche se per l’effettiva attuazione della norma serve il voto del Consiglio Federale Tedesco, previsto il 22 marzo

AGI – Il Bundestag tedesco ha deciso l’immissione controllata di cannabis in Germania. Il possesso e la coltivazione della droga dovrebbero diventare legali per gli adulti soggetti a requisiti a partire dal primo aprile, secondo una legge appena approvata a maggioranza dalla coalizione del semaforo.

Meno di un anno fa, nel luglio 2023, il ministro della Sanità tedesco Karl Lauterbach aveva proposto una legge per la riforma del settore della cannabis volta a legalizzare, il possesso e la coltivazione per uso personale, oltre alla vendita tramite club autorizzati. Così lo Stato tedesco vuole consentire agli adulti di possedere e coltivare legalmente fino a tre piante di cannabis per uso personale. Oggi il parlamento federale tedesco, ha approvato la legge con l’obiettivo di decriminalizzare l’uso della cannabis a partire dal prossimo aprile. Per l’effettiva attuazione della norma, rimane – in calendario per il 22 marzo – il voto del Consiglio Federale Tedesco, il Bundesrat, ma alla luce dei numeri riscossi presso il Parlamento, questa decisione non sembra poter cambiare le sorti della legge che porterà così alla legalizzazione della coltivazione domestica già dal 1 aprile 2024. Dopo Lussemburgo e Malta, la Germania è il primo grande Stato europeo ad avviare un processo di legalizzazione volto a favorire un vero controllo nei confronti di questa sostanza, evitando così ai consumatori di doversi rivolgere al mercato nero privo di alcun controllo.

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Il testo è stato oggetto di dissensi all’interno del governo tripartito: la resistenza è apparsa fra i socialdemocratici (SPD, il partito del cancelliere), mentre i Verdi e i liberali dell’FDP si sono mostrati piuttosto favorevoli. La riforma è stata anche ampiamente criticata, in particolare dalle associazioni mediche e dalla magistratura. I tedeschi sembrano piuttosto divisi sulla questione: secondo un sondaggio di YouGov pubblicato oggi, il 47% degli intervistati era favorevole alla legalizzazione e il 42% contrario. Secondo il governo, la riforma dovrebbe consentire di combattere più efficacemente il mercato nero, un punto contestato dall’opposizione conservatrice, dai sindacati di polizia e da alcuni parlamentari della SPD. La nuova legge conferisce alla Germania uno dei sistemi legali più liberali d’Europa, seguendo le orme di Malta e Lussemburgo, che hanno legalizzato la cannabis a scopo ricreativo rispettivamente nel 2021 e nel 2023. Il possesso e il consumo di questa droga rimarranno formalmente vietati ai giovani di età inferiore ai 18 anni.

E se in Germania il Bundestag ha detto sì alla legalizzazione della cannabis, in Italia il cartello di associazioni ‘Meglio Legale’, Luca Coscioni, Aduc, Volt e un’altra trentina di enti, ha lanciato ‘Io Coltivo’, una raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare che consenta la coltivazione domestica anche nel nostro Paese. “Siamo vicini alla fine di un’era – ha spiegato in una nota Antonella Soldo, coordinatrice dell’associazione Meglio Legale -, un grande Paese europeo sceglie di percorrere la via della regolamentazione e questo è un evento che avrà conseguenze nel resto d’Europa. Le inutili e dannose politiche repressive perdono terreno, sta al nostro Paese decidere se prenderne atto o rimanere il fanalino di coda. In Italia fumare cannabis non è un reato, ma coltivarla per uso personale è punibile con il carcere fino a 6 anni: la proposta “Io Coltivo” vuole correggere uno dei più grandi paradossi sulle leggi sulle droghe in questo Paese”.

Cannabis legale in Germania, una foglia di marijuana proiettata sulla facciata di Montecitorio

Rassegna Stampa: 23 FEBBRAIO 2024 ALLE Fonte: https://www.repubblica.it/cronaca/2024/02/23/news/foglia_marijuana_proiettata_montecitorio-422195398/?ref=RHVS-BG-P1-S7-T1

L’azione è stata compiuta dall’associazione Meglio Legale, impegnata nell’attività di sensibilizzazione per la legalizzazione nel nostro Paese

Una foglia di marijuana è stata proiettata sulla facciata di Montecitorio. L’azione è stata compiuta dall’associazione Meglio Legale, impegnata nell’attività di sensibilizzazione per la legalizzazione della cannabis in Italia. Motivo della proiezione è stata la legge passata oggi in Germania che prevede la legalizzazione dell’uso personale e della coltivazione della cannabis. Attraverso la campagna Io Coltivo, Meglio Legale si è fatta promotrice, insieme a diverse realtà politiche e della civiltà civile, di una raccolta firme per una proposta di legge simile anche nel nostro paese. Presenti sotto Montecitorio, oltre alla coordinatrice di Meglio Legale Antonella Soldo, anche l’onorevole Riccardo Magi di +Europa, e alcuni rappresentanti dell’associazione Luca Coscioni.

“Questa sera abbiamo proiettato insieme a Meglio Legale una foglia di Marijuana sulla facciata di Palazzo Montecitorio: dopo che oggi la Germania ha la legalizzato la cannabis, in Italia si sceglie di favorire la mafia invece che la legalità e la sicurezza. La Germania dimostra che legalizzare la cannabis è possibile. Facciamolo: basta votare le nostre proposte di legge già depositate che vanno proprio nella direzione indicata da Berlino, e c’è la possibilità di firmare per la proposta di legge di iniziativa popolare Io Coltivo”, afferma il segretario di +Europa, Riccardo Magi, pubblicando le immagini della foglia di Marijuana proiettate sulla facciata di Montecitorio.

La Germania dà il via libera alla cannabis legale: “Taglierà le gambe allo spaccio”

Rassegna stampa: corrispondente Tonia Mastrobuoni 23 FEBBRAIO 2024

Fonte: https://www.repubblica.it/esteri/2024/02/23/news/germania_cannabis_legale-422194733/#:~:text=La%20Germania%20%C3%A8%20il%20primo,a%20Malta%20e%20in%20Lussemburgo.

Il governo Scholz mantiene la promessa. Dal 1 aprile il consumo sarà legale, ma con delle limitazioni per i minorenni e anche per gli adulti. Paletti anche per il possesso e la coltivazione


BERLINO 
– I circa sette milioni di tedeschi – quasi un decimo della popolazione – che secondo il ministro della Salute Karl Lauterbach consumano abitualmente la cannabis tireranno un sospiro di sollievo. D’ora in poi non dovranno più cercarsi uno spacciatore: in Germania, dal primo aprile, la cannabis “a uso ricreativo” sarà legale.

Dopo mesi di tormentate discussioni nella maggioranza semaforo – una parte della Spd è stata al lungo contraria – il Bundestag ha approvato una parziale depenalizzazione della cannabis con 407 voti a favore e 226 contrari. Oltre alla maggioranza semaforo hanno votato a favore alcuni parlamentari della Linke e del partito di Sahra Wagenknecht. Ma rispetto alle promesse del contratto di coalizione, la riforma contiene qualche pesante paletto in più.


Nei giorni scorsi Lauterbach si è detto comunque soddisfatto. La legalizzazione della cannabis, ha spiegato, ne aumenterà la qualità e taglierà le gambe allo spaccio illegale. L’ultimo passaggio, in teoria solo formale, sarà la prossima settimana il via libera della Camera alta, il Bundesrat. Ma la Cdu, contraria alla legge, potrebbe tentare di ritardarne i tempi.

Anzitutto sarà consentito solamente agli adulti coltivare e possederla: per i minorenni continuerà a essere vietata. Anche per i 18-21enni continueranno a valere dei limiti: potranno possedere al massimo 30 grammi e con un valore THC del 10%. Agli adulti sarà invece consentito possederne o coltivarne fino a 50 grammi oppure tre piante. Gli eccessi dovranno essere distrutti, secondo la legge. Nei luoghi pubblici sarà consentito possederne soltanto la metà, 25 grammi. E non potrà essere comprata e venduta individualmente o liberamente: sarà reperibile soltanto attraverso i “cannabis club” autorizzati.


Anche il consumo sarà limitato: in presenza di minorenni sarà tassativamente vietato, così come nel raggio di cento metri di parchi giochi per bambini, scuole o asili o zone ricreative per gli under 18. Nelle zone pedonali sarà proibito consumare cannabis tra le sette di mattina e le otto di sera. E resterà del tutto vietata nelle caserme.

La Germania è il primo grande Paese europeo a legalizzare la cannabis, che è stata già autorizzata per uso personale nei Paesi Bassi, a Malta e in Lussemburgo.

Le ‘suore della cannabis’: “Diffondiamo il vangelo dei poteri curativi della marijuana”

Rassegna stampa: del 03 gennaio 2024 a cura di Eleonora Giovinazzo

Fonte: https://video.repubblica.it/mondo/le-suore-della-cannabis-diffondiamo-il-vangelo-dei-poteri-curativi-della-marijuana/460081/461046?ref=RHRT-BG-P1-S1-T1

In Messico cinque donne di un’organizzazione femminista, le Hermanas del Valle (ovvero le Sorelle della Valle) si vestono da suore e coltivano la cannabis nella loro fattoria, preparando medicinali e fumando le spinelli. Il loro obiettivo è rendere la cannabis legale, strappandone il monopolio al narcotraffico.

In Ricordo Di Franco Casalone

A un mese di distanza dalla scomparsa del nostro Presidente Onorario

Il nostro grande amico Franco Casalone che ci ha lasciato prematuramente nella notte del 17 settembre 2023 all’età di 64 anni, ci lascia un enorme eredità.

Franco il guru della canapa si è spento a causa di un’infezione presa a seguito di un’operazione dovuta ad un cancro ai reni.

Lui è stato il vero pioniere della cannabis, dedicando tutta la sua vita alla lotta contro il proibizionismo e allo studio della pianta di marijuana, esperto conoscitore dalla storia della pianta e dei suoi benefici.

Franco è stato il maggior attivista e coltivatore di marijuana in Italia e tra i più esperti in tutto il mondo. Ha dedicato la sua vita a studiare la pianta di marijuana e i suoi benefici.

Ha contribuito a tramandare la tradizione Himalayana della lavorazione del Charas oltre che a campionare migliaia di genetiche di marijuana del posto.

Per questo ha vissuto ben 10 anni in India a Malana facendosi amabilmente accettare dalla popolazione autoctona del luogo, dove nessun altro da fuori ci era riuscito, apprendendo la lingua e le tradizioni locali.

Fra le tante cose fatte da Franco Casalone ricordiamo la collaborazione con Strain Hunters, per cui ha lavorato.

Della Strain Hunters faceva parte anche Franco Loja venuto a mancare nel 2017, ma rimane mitica la puntata della spedizione in India, in cui sono presenti entrambi.

Ricordarli felici tra le piante che hanno sempre amato nella giungla Indiana di Malana, mentre mostrano tutta la passione per il loro lavoro e per la “Pianta”, come la chiamava spesso Franco.

Cannabis light, il Tar del Lazio sospende il decreto: i prodotti per uso orale a base di Cbd possono essere venduti

Rassegna Stampa: 05 OTTOBRE 2023 – di Valeria Teodonio – Fonte:

https://www.repubblica.it/cronaca/2023/10/05/news/cannabis_light_decreto_sospeso_tar_vendita_prodotti_cbd-416930460/?ref=RHLF-BG-I416931295-P20-S1-T1

Il giudice ha stabilito che non si può bloccare il commercio nè procedere con i sequestri della merce

Il Tar del Lazio ha bloccato il decreto del governo Meloni (entrato in vigore il 22 settembre scorso) che equiparava i prodotti a uso orale di Cbd a sostanze stupefacenti. Il provvedimento – ora sospeso fino al 24 ottobre – inseriva “le composizioni per uso orale”, ovvero da ingerire, “a base di cannabidiolo estratti dalla cannabis” nella tabella dei medicinali sezione B del testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope. E stabiliva che la vendita era vietata: quei prodotti potevano essere comprati solo in farmacia, con ricetta.

Da quel momento erano scattati i sequestri delle forze dell’ordine, perché anche la detenzione nei punti vendita era diventata illegale. Ma il Tar ha accolto la richiesta di sospensione urgente del decreto degli operatori del settore – presentata da Ici (Imprenditori Canapa Italia) con l’assistenza dello studio Prestige-Legal & Advisory – nel quale si sostiene che non sono arrivati i parerei scientifici necessari, come quello del Consiglio Superiore di Sanità, per stabilire che si tratti di sostanze stupefacenti. Quindi, in attesa di decidere se effettivamente quei prodotti possono equipararsi a uno stupefacente, e in conseguenza dei gravi danni causati dal blocco delle vendite e dai sequestri della merce, ha stabilito la sospensione. Dunque per ora i prodotti possono tornare in vendita e non si può procedere a sequestri. 

“Si tratta del miglior risultato che potevamo ottenere – è il commento di Raffaele Desiante, presidente dell’associazione Ici – ora aspettiamo la conferma della Camera di consiglio il 24 ottobre. In queste settimane abbiamo subito diversi sequestri e le conseguenze di una situazione assurda, perché era vietata la detenzione ma anche lo smaltimento. Quindi eravamo bloccati un un limbo legislativo. Per prodotti che in realtà sono privi di efficacia drogante”.

Il ricorso inoltre sottolineava come la giurisprudenza comunitaria ha escluso che il Cbd possa costituire uno stupefacente, anche in seguito alle posizioni assunte, sul tema, dall’organizzazione Mondiale della Sanità.

Il decreto era stato pubblicato il 21 agosto scorso in Gazzetta ufficiale, a firma del ministro della Salute Orazio Schillaci che sbloccava un atto identico che il suo predecessore, Roberto Speranza, aveva emanato e poi congelato in attesa di ulteriori approfondimenti scientifici sulla materia.

La notizia che non avremmo mai voluto dare è la prematura scomparsa del nostro Presidente Onorario Franco Casalone

Franco Casalone ha lasciato questa terra il 16 Settembre 2023

Con il cuore a pezzi, dobbiamo tristemente comunicare che il nostro amatissimo Presidente onorario ha lasciato questa terra per intraprendere un altro viaggio. Nulla sarà uguale senza di te… i tuoi insegnamenti, la tua immensa conoscenza vivano sempre in tutti noi che abbiamo avuto l’onore di viverti. Ciao Franco

Caro Franco, sei stato la storia della cannabis italiana ed internazionale, un contadino, uno che ha sempre lottato perchè “la pianta” non venisse demonizzata ma amata come hai sempre fatto tu.

Lo so che anche dall’altro lato cercavano un fine agricoltore innamorato di ciò che la natura regala ai sui figli, ma avremmo voluto averti per più tempo con noi.

Troppe cose potevi ancora insegnare ma so che la ti ameranno per quello che sei e per le cose buone che hai sempre fatto e farai.

Buon cammino Franco, noi faremo del nostro meglio per continuare ad aiutare il prossimo.

Il Direttivo della tua associazione ALMA STAR aps

Il CBD non è diventato illegale, ma non è comunque una buona notizia

Cosa succedeva 3 anni fa’ – Rassegna Stampa del 29/10/2020 da Matteo Mainardi – fonte:

https://www.associazionelucacoscioni.it/notizie/blog/il-cbd-non-e-diventato-illegale-ma-non-e-comunque-una-buona-notizia

Il cannabidiolo (CBD) in quanto tale non è stato inserito nella tabella degli stupefacenti e le infiorescenze di cannabis light non vengono toccate dall’ultima mossa del Ministero della Salute. Allora possiamo stare tranquilli? Perché ci stiamo mobilitando?

CBD è l’acronimo di cannabidiolo, uno dei tanti metaboliti presenti nella Cannabis. A differenza dell’altrettanto famoso THC, il cannabidiolo non è psicoattivo ma ha proprietà rilassanti, antinfiammatorie e antidolorifiche, tanto da suscitare sempre maggiore interesse da parte della comunità scientifica.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità lo classifica come sostanza naturale sicura e, a seguito di questa indicazione dell’OMS, le Nazioni Unite saranno chiamate ad esprimersi sull’esclusione della pianta dall’elenco delle sostanze stupefacenti. Come parteciperà l’Italia a questa votazione ancora non è dato saperlo nonostante le ripetute richieste di Forum Droghe e Associazione Luca Coscioni.

Cosa dice il nuovo Decreto del Ministero della Salute? ”Nella tabella dei medicinali, sezione B, del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, e successive modificazioni, e’ inserita, secondo l’ordine alfabetico, la seguente categoria di sostanze: composizioni per somministrazione ad uso orale di cannabidiolo ottenuto da estratti di Cannabis”.

Il Decreto fa quindi fa riferimento alla tabella dei medicinali della sezione B, ossia quelli prescrivibili con ricetta non ripetibile, la stessa tabella in cui ora è inserita la cosiddetta cannabis terapeutica.

Come possiamo legge, non viene inserito il CBD in quanto tale in questa tabella. Le infiorescenze, la cosiddetta cannabis light, sembrano dunque essere salve e fuori dal mirino del Ministro Speranza. Si parla di “composizioni per somministrazione ad uso orale di cannabidiolo ottenuto da estratti di Cannabis”. Quindi diventa sostanza controllata solo la “composizione” (ossia il farmaco, ma qualcuno potrebbe interpretarlo anche come generico “prodotto”) ad uso orale (quindi olio, capsule, tinture ecc.) solo se il CBD è stato estratto naturalmente dalla pianta.

Il Decreto, come si può leggere nella premessa, è stato emanato come risposta alla richiesta di immissione nel mercato italiano di uno sciroppo a base di CBD antiepilettico e fa riferimento a preparati ad uso orale mentre vengono esclusi prodotti a base di CBD ad uso, ad esempio, cutaneo, nasale o inalatorio. Si aprono quindi ora diversi scenari.

Secondo la lettura attualmente più accreditata a seguito del Decreto tutti i prodotti al CBD estratto naturalmente per uso orale dovranno essere autorizzati dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e venduti con ricetta, escludendo quindi da questa procedura tutti i prodotti con CBD ottenuto da sintesi.

Perché il Ministero ha classificato come stupefacenti le composizioni con CBD naturale e non il CBD sintetico? Durante il processo estrattivo del CBD dalla pianta non è possibile escludere completamente la presenza di THC come residuo. Per questo, un farmaco che contiene CBD estratto naturalmente potrebbe contenere una sostanza classificata stupefacente: il THC. Cosa che non succede con il CBD prodotto da sintesi.

FederCanapa insieme all’EIHA (European Industrial Hemp Association) hanno impugnato il Decreto sostenendo che “tale provvedimento […] se da un lato riconosce le innegabili proprietà farmacologiche delle preparazioni contenenti cannabidiolo (CBD) […], dall’altro include tutti gli estratti di canapa nella nozione di “stupefacenti” a prescindere da ogni basilare distinzione tra canapa industriale e canapa stupefacente […]. L’inserimento tout court degli estratti di canapa nella tabella medicinali del Testo Unico Stupefacenti comporta dubbi interpretativi che rischiano di compromettere anche le attività di estrazione ammesse dalla legge“.

Ed è proprio questo il problema: a partire dall’entrata in vigore del Decreto, ogni giudice potrà interpretare a proprio modo l’inserimento in tabella del CBD estratto naturalmente e ad uso orale creando confusione in un mercato, come quello della canapa a basso contenuto di THC, già in balia delle più disparate interpretazioni.

Serve una legge chiara e serve al più presto. Per questo oltre 200 persone sono impegnate in un digiuno a staffetta sotto il motto “nessun passo indietro sulla Cannabis”.