Canapa Mundi, una fiera assediata dai controlli di polizia

PIANTA SOTTO ATTACCO – Rassegna stampa 28 FEBBRAIO 2023 – Fonte

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/02/28/canapa-mundi-una-fiera-assediata-dai-controlli-di-polizia/7080054/

Canapa Mundi, una fiera assediata dai controlli di polizia
“In tutte le edizioni passate ci sono stati controlli accurati, e tutti gli anni le forze dell’ordine si sono complimentate per la precisione e lo svolgimento pacifico del loro lavoro e della manifestazione. Non hanno mai trovato irregolarità amministrative o penali”

DI GENNARO MAULUCCI (FONDATORE E ORGANIZZATORE DI CANAPA MUNDI)

L’8^ Edizione di Canapa Mundi si è conclusa la scorsa domenica. Una Fiera Internazionale dedicata ad una pianta la cui produzione ha rappresentato un fiorente mercato che gli è valso il posto di secondo paese mondiale per la produzione, la qualità e la vendita della sua fibra tessile fino al 1939, anno in cui l’Italia aderì al testo di legge proibizionista noto come “Marijuana Tax Act” con il quale gli Stati Uniti d’America hanno messo al bando la coltivazione di questa versatile pianta.

Oggi Canapa Mundi rappresenta un segmento di mercato in continua crescita, nato nei primi anni duemila, che trova il suo massimo sviluppo con l’avvento del fenomeno cannabis light, per effetto della legge 2 dicembre 2016, n. 242 con la quale l’Italia si è adeguata alla normativa europea. Un mercato che coinvolge nel nostro paese circa 3000 aziende da cui dipendono 12.000 posti di lavoro diretti, senza contare l’indotto, formato per lo più da aziende giovani e dinamiche impegnate in vari settori che vanno dalla produzione di macchinari e nuove tecnologie come le apparecchiature elettromedicali, le cartucce per stampanti 3D, la plastica in polimeri di canapa, fino ai prodotti alimentari, cosmetici, tessili, per la bio-edilizia, per la coltivazione organica o per quella fuori suolo, solo per citarne alcuni.

Del resto parliamo di una pianta nota fin dall’antichità per gli innumerevoli campi di applicazione e che oggi come non mai, dovremmo considerare nostra alleata nell’ampio dibattito che ruota intorno alla necessità di una transizione ecologica.

Si pensi, solo per fare un esempio, al dissesto idrogeologico causato dall’abbattimento di alberi per la produzione di carta o legnami per la costruzione, materiali realizzabili con una pianta, la canapa, che a differenza degli alberi non impiega 50 anni per crescere nuovamente e che, rispetto alla coltura di altre piante, come il cotone, richiede pochissimo consumo di acqua e nessun tipo di pesticida. Senza parlare dei benefici apportati dall’uso della canapa in campo alimentare e medico: i semi di canapa sono noti per essere ricchissimi di acidi grassi omega 3 e 6 e numerose vitamine del gruppo B, ricca anche di sali minerali, in particolare zinco, ferro e magnesio, si rivela un’ottima fonte di proteine, 100 gr di canapa apporta circa 30 gr di proteine ed ha un contenuto di fibre pari a 10 gr ogni 100. Sempre più spesso i medici consigliano l’uso di olio di canapa ai pazienti con malattie cardio-circolatorie e come ben sappiamo, oggi, il mondo scientifico internazionale è concorde sull’utilità della cannabis a scopo terapeutico contro numerose patologie.

Anche in Italia dal 2006 la legge ne consente la prescrizione medica, purtroppo, nonostante la legge n. 172 del 4 dicembre 2017 preveda che tutte le regioni italiane debbano prescrivere la cannabis in regime mutuabile, quindi a carico del servizio sanitario nazionale, nella pratica, la maggior parte dei pazienti è costretta a pagarla di tasca propria, affrontando costi paradossalmente più elevati di quelli offerti dal “mercato nero”.

In questo contesto contraddittorio e contorto, la fiera Canapa Mundi è riuscita ad arrivare alla sua 8° edizione. Se nelle precedenti edizioni i controlli delle forze dell’ordine non sono mancati, quest’anno si è trattato di una vera e propria caccia alle streghe, qualcuno ha deciso che i controlli dovevano essere muscolari, quotidiani e in divisa, con una squadra interforze tra carabinieri, polizia, finanza, dogana, nas. I controlli durante le tre giornate, sono risultati approfonditi, serrati, al limite dell’accanimento e nei momenti di maggior afflusso di persone creando davvero problemi a chi stava lavorando.

In tutte le edizioni passate ci sono stati controlli accurati, sono venuti sempre Carabinieri, Finanza, Nas, dogana, e sempre con un grado di discrezione normale per i controlli in un evento del genere, sempre in borghese per non dare nell’occhio e tutti gli anni le forze dell’ordine si sono complimentate per la precisione e lo svolgimento pacifico del loro lavoro e della manifestazione. Non hanno mai trovato irregolarità amministrative o penali.

Un’economia composta da aziende moderne ed ecologiche, un’economia in crescita. In un mondo giusto queste aziende dovrebbero essere sostenute per accrescere il benessere e l’economia del paese invece sono oggetto di forti limitazioni e vessate da controlli eccessivi a volte al limite della persecuzione.

Qualche esempio: le loro pagine social vengono continuamente “segnalate” e periodicamente cancellate, senza troppe spiegazioni. Gli vengono negati i servizi di pagamento con carta, senza nessuna motivazione considerato che sono aziende che operano totalmente nella legalità, le più controllate di tutto il paese, non c’è un settore economico più controllato. Non possono fare pubblicità sui social. Canapa Mundi ad esempio si è vista rifiutare l’acquisto di spazi pubblicitari su radio nazionali, su alcuni giornali, ha subito denunce da parte di parlamentari, interrogazioni parlamentari, diffide. Tutte azioni inutili, senza fondamento giuridico atte solo a disturbare e intralciare aziende che pagano le tasse, hanno dipendenti, creano economia.

Un idea di cosa sarebbe potuto essere senza questo tipo di azioni istituzionali ce la possiamo fare guardando come è andata in Spagna dove il fenomeno nasce insieme all’Italia nei primi anni duemila. La differenza è che i nostri colleghi spagnoli non hanno mai subito nessun tipo di vessazione e il mercato si è sviluppato fino a creare aziende milionarie, migliaia di negozi e posti di lavoro che superano le duecentomila unità. La Fiera del settore tra le più grandi del mondo a Barcellona.

Ci chiediamo dunque chi abbia deciso di eseguire questi interventi invasivi in una Fiera Internazionale e con quale giustificazione considerate le sette edizioni precedenti svolte senza nessuna anomalia nonostante i controlli accurati. Ci chiediamo perché dobbiamo essere cosi penalizzati rispetto ad altre Fiere.